Credo che tutti abbiamo subìto l’aggressività di qualcuno e sicuramente in diverse occasioni siamo stati aggressivi verso gli altri. In entrambi i casi, se ci pensate bene, la sensazione che rimane addosso é sempre di qualcosa che stride, che indurisce e che inutilmente crea disagio. Questo perché, la comunicazione si sporca, si altera ed entrano in gioco dinamiche estranee agli argomenti del confronto, ma proprie della persona che aggredisce.
Non é semplice cambiare il proprio modo di affrontare un confronto e, se si é tendenzialmente aggressivi, sicuramente si conosce anche quella strana sensazione di disagio, senso di colpa e inadeguatezza che ci si porta addosso quando si superano i limiti con prepotenza. Forse non é chiaro fin da subito, perché si é convinti del proprio modo di essere, ma é importante ricordare che tendiamo sempre a seguire schemi di comportamento che conosciamo, perché ci rassicurano, non perché ci fanno sempre del bene. É necessario, quindi, modificare gli schemi svantaggiosi e imparare a crearne di nuovi.
Chi è aggressivo con gli altri, quando è messo in discussione o nei momenti di difficoltà, spesso, non si rende conto di cosa sta mostrando all’esterno.
Questo perché, quando si é abituati a un determinato schema di comportamento, non si riesce a vederne di diversi, soprattutto se lo si é imparato negli anni da modelli che non si potevano scegliere.
Diventa, quindi, molto importante provare a uscire dai propri panni e, con obiettività, osservare le proprie reazioni. Ogni qual volta si perdono le staffe e si reagisce in modo aggressivo agli attacchi, provocazioni o messe in discussione, si sta dimostrando assenza di auto controllo.
Al contrario, sapere controllare le proprie emozioni, senza reprimerle ma contenendole, é sintomo di maturità.
É bene ricordarselo, quando ci confrontiamo con gli altri.
Come nel punto precedente, un altro elemento che si percepisce di fronte ad atteggiamenti esagerati e aggressivi, é la debolezza di carattere.
Una persona che é in relazione con se stessa in modo sincero, che si accetta, si piace, si comprende, si perdona, non ha bisogno di scaricare su altri la propria rabbia, neppure quando viene colpita, criticata o offesa.
Perché non si aspetta dagli altri conferme e questo gli evita di risentirsi nel momento in cui vi sia disaccordo.
La debolezza di carattere, al contrario, fa sì che alla minima critica ci si senta attaccati e ci si metta sulla difensiva. Questo perché, evidentemente, hanno colpito nel segno ma non si riesce ad accettarlo.
Altro elemento fondamentale é il danno che si crea alla comunicazione perché, quando si aggredisce o ci si sente aggrediti, automaticamente l’argomento trattato inizia a essere filtrato e influenzato dalle reazioni difensive che si mettono in atto.
A quel punto, i termini del dialogo assumono connotazioni tali da non permettere più un sincero confronto basato sulla comprensione dell’altro, ma rischiano di divenire un insieme di fraintendimenti e risentimenti che tutto fanno, tranne assicurare un sano scambio di opinioni.
Non dovremmo mai smettere di dire a noi stessi che possiamo esprimere la nostra opinione senza essere spiacevoli, aggressivi o poco rispettosi. Non é facile, perché le emozioni che si muovono in determinate situazioni possono essere impetuose e istintive, ma sappiamo che a esse corrispondono sempre delle conseguenze nel breve o nel lungo termine.
Coinvolgiamo terze persone ferendole con le nostre parole, senza però sapere che il grosso del carico, alla fine, lo pagheremo noi. Perché, l’incapacità di saper usare le parole senza appesantirle con le proprie frustrazioni o paure, porta con sé un senso di incomprensione, di solitudine e di colpa.
La bella notizia é che si può imparare a controllare le parole e i modi con cui vengono espresse, aprendo un dialogo sincero prima di tutto con se stessi e poi di conseguenza con gli altri.
Molto spesso, si pensa che l’aggressività sia una forma di comportamento che ha delle conseguenze solo verso gli altri, ma non ci si rende conto che, invece, ha grosse conseguenze sul nostro modo di pensare. É necessario sapere che gli altri ci riportano continuamente un’immagine di noi stessi.
Confrontandoci e relazionandoci, abbiamo l’opportunità di metterci in gioco e di dimostrare ciò che siamo. Alle nostre azioni corrispondono delle reazioni e attraverso esse, possiamo capire cosa abbiamo suscitato negli altri. Diventa chiaro che, se la predisposizione mentale é aggressiva, accusatoria e prepotente, lo é prima di tutto verso noi stessi e i nostri pensieri, poi passa al comportamento e alle azioni, e infine arriva all’esterno con tutte le sue conseguenze.
Questo perché una mente aggressiva non si perdona, non si piace e sente il bisogno di combattere ogni qual volta si sente minacciata, perché non si comprende e non si accetta.
Infine, posso affermare per esperienza, che non vi è mai alcun vantaggio nell’assumere un atteggiamento aggressivo.
Le medesime parole possono essere comunicate in moltissimi modi che non siano offensivi, prevaricanti o irrispettosi con la consapevolezza che, quando invece lo sono, mostriamo nient’altro che la nostra debolezza e immaturità.
Bene, spero che questi suggerimenti ti possano essere utili se non ti senti bene nei panni di quella aggressiva e polemica della situazione. Se comprendi meglio quanto queste reazioni mostrano, in realtà, i lati deboli e insicuri del carattere, ti sarà più semplice attuare dei miglioramenti nel tuo modo di condurre i confronti e, ancora più importante, nel modo di relazionarti con te stessa.