Stare bene con se stessi: Guida (lunga) in 5 passi

Stare bene con se stessi.

Non ti sembra una frase un po' inflazionata ed usata dappertutto oggi?

Nell'ambito della crescita personale, della spiritualità, della religione, della filosofia, della psicologia.

Ma non solo, anche nell'ambito dell'estetica, della moda, della cucina, dello sport ...

Questo, in realtà, è fantastico e molto importante.

In questo articolo ti mostrerò perché è importante che questa frase sia "inflazionata" ma, soprattutto, troverai una Guida dove racchiudo i 5 passaggi che sono stati per me fondamentali, per iniziare a stare veramente bene con te stessa in modo autentico, partendo solo ed esclusivamente da te.

Per introdurti questa guida ti parlo un attimo del mio rapporto con la frase "Stare bene con se stessi."

Inizialmente, quando ero più giovane era una frase che sembrava più uno slogan che ripetevo in determinate circostanze, la davo per scontata ma non la capivo per niente.

Poi ho passato la fase che mi sembrava una frase buttata lì per essere un po' "New Age" e ho smesso di usarla.

Continuavo a non capirla.

Crescendo, maturando, studiando ho iniziato a comprenderla un pochino e a riconoscerne la grandezza dietro la semplicità della frase in se.

Ma mi faceva paura, mi sembrava di parlare di qualcosa che non conoscevo.

A posteriori posso dire che aver riconosciuto che non lo sapevo fu un primo passo verso il saperlo. 

Continuavo comunque ad evitare di usarla.

Ora ne scrivo articoli.

Che cosa è cambiato?

È cambiato il fatto che prima di dire sto bene con me stessa è necessario sapere cosa significhi.

E puoi farlo solo vivendolo e sentendolo.

Bisogna imparare.

Almeno, così è stato per me.

Ho dovuto impegnarmi, motivarmi, spronarmi ma d'altronde non c'è nessun altro modo per riuscire a stare veramente bene.

Ora però non vorrei fraintendessimo quello che intendo per stare bene con se stessi.

Per me stare bene con se stessi significa vivere con autenticità e amore il momento presente.

Te lo spiegherò meglio all'interno di questa guida.

Ma torniamo a noi.

Come dicevo prima è fondamentale capire che possiamo imparare a stare bene.

Non ha nulla a che fare con le circostanze esterne, con le persone, con il mondo in generale, ha a che fare solo con te.

E questo è meraviglioso per una serie di motivi:

  • Puoi iniziare a stare bene in qualsiasi momento perché il tuo benessere dipende solo da te e quindi non devi attendere che qualcosa o qualcuno lo faccia al posto tuo.
  • Quando sei tu a provvedere al tuo benessere accade qualcosa che è fuori dalla logica propria della nostra cultura. È quel fenomeno che io chiamo Regola dell' Inverso, proprio perché per me è stato un "rivoltare" un principio in cui credevo ciecamente. Di questo ne parliamo proprio in un passo di questa guida che leggerai tra poco.
  • Facendolo, superi le paure e impari a convertire i momenti difficili in qualcosa di molto più autentico e potenziante, in tempi sempre più brevi.

Ora, sulla base di tutto questo e, prima di passare alla guida vera e propria, vorrei lanciarti una piccolissima sfida con te stessa fino alla fine di questo articolo:

Se credi che la tua vita non possa cambiare e che siano le persone, il lavoro, la mancanza di amore, dei soldi, la crisi ecc. a essere responsabili della tua insoddisfazione...

... o se pensi di non essere all'altezza o non abbastanza bella, brava, intelligente, ricca;

se pensi che oramai sia troppo tardi per vivere la vita che meriti e che tu non possa fare nulla per renderla migliore...

... allora, ti chiedo di continuare a leggere questa guida fino alla fine e vedere se quello per cui ti lamenti e che non ti rende felice può essere superato attraverso qualcosa che solo tu hai.

In caso contrario, avrai letto un punto di vista diverso dal tuo e, a mio parere, la diversità è sempre rispettabile e istruttiva per tutti.

Se invece vuoi fermarti qui, se non sei interessata a questo tipo di approccio o se ti senti bloccata, non c'è alcun problema... 

Sappi però che probabilmente nulla cambierà.

Detto ciò, iniziamo!

Il concetto di stare bene è sicuramente molto soggettivo ma allo stesso tempo è anche molto generale.

O meglio, la stato di benessere, il sentirsi bene è generico ma il come sia possibile che avvenga è molto soggettivo.

Se è vero che a me il sole in faccia e un cielo azzurro mi fanno stare bene, è vero e rispettabile anche che a qualcun altro il sole infastidisca e che una bella giornata di neve gli dia più piacere.

In entrambi i casi vi è stato di benessere.

Succede però che troppo spesso non ci si renda conto di quello che si ha, di quanta bellezza abbiamo attorno a noi solo perché scegliamo di vedere il bicchiere mezzo vuoto.

E qui mi connetto al primo passaggio di questa guida.

Guida in 5 passi
PASSO#1:
Scegli sempre il bicchiere mezzo pieno.

Non si tratta di ottimismo sfegatato, per niente.

Avere il coraggio ogni giorno di cercare il senso nel bicchiere mezzo pieno significa avere il desiderio di stare bene e metterlo in atto.

Significa manifestarlo ad alto livello, ossia scegliere il bene anche se si ha paura, anche se si è stanchi.

Significa tirare fuori gli attributi prendendo in mano le redini e scegliere il proprio destino tra ciò che ci fa bene e ciò che non ci porta a nulla.

Non vi sono grandi dubbi di fronte a questa scelta: se vuoi stare bene devi scegliere ciò che ti fa bene.

Lo so, non è semplice avere chiaro quale sia il limite tra sapere quale sia una scelta giusta e quale una sbagliata.

Ciò che crediamo ci faccia del bene potrebbe non essere veramente il bene o, viceversa, ciò che pensiamo ci possa fare del male magari non ce lo farà.

Potremmo dire che c'è grande confusione quando ci si pone questo tipo di domande....

... ma in realtà non è così.

Non è veramente così difficile distinguere ciò che ci fa bene da ciò che non ce lo fa.

È solo un modo egoico di interpretare il concetto.

È facile.
Ti basta chiedere a te stessa:

Mi fa stare veramente bene?
Faccio del male a me stessa?
Mi sto rispettando?
Faccio male a qualcun altro?

Se le tue risposte sono rispettivamente:

- Si
- No
- Si
- No

Allora sei certa che ciò che stai facendo è la scelta giusta.

Fai bene a te stessa e non fai male a nessuno. Il top.

Se invece le risposte sono differenti, è necessario fermarsi, prendere un bel respiro e riconnetterci su ciò che ci fa veramente bene, ossia sull'autenticità e sulla franchezza.

Ricorda che qualunque cosa fatta per stare bene con te stessa (come viene inteso in questo articolo) è un contributo di bene anche per gli altri.

Non c'è mai il male nel bene.

Ognuno ha il proprio percorso.

Le nostre scelte fatte con amore per il nostro proprio bene saranno percepite come qualcosa di doloroso solo da chi vive nelle resistenze e nella separazione.

Quindi, scegli sempre di trovare e vedere il bicchiere mezzo pieno, ti assicuro che, da qualsiasi punto di vista tu lo osservi, è sempre e comunque più vantaggioso, sano e proficuo farlo.

PASSO#2:
Tu hai valore anche se non lo credi.

Come si può pensare di stare bene se si crede di non meritarlo?

È difficile perché se crediamo di non meritare di vivere una vita autentica che sia lo specchio di ciò che siamo, ossia bellezza e amore, ogni buon proposito verrà boicottato dalla parte di noi che ci vuole tenere ferme dove siamo:

L' EGO.

Nel fantastico libro "Il Potere di Adesso" Eckhart Tolle si riferisce all'ego in questo modo:

"Crescendo, ti formi un'immagine mentale di chi sei, basandoti sul tuo condizionamento personale e culturale. Possiamo chiamare questo sé fantasma "ego". Esso consiste dell'attività mentale ed esiste solo in virtù di un costante pensare. Il termine "ego" significa cose diverse a seconda delle persone, ma qui intendo un falso sé generato da una inconsapevole identificazione con la mente. Per l'ego, il presente quasi non esiste; ritiene importanti solo il passato e il futuro."

E quando permettiamo che l'ego prenda il sopravvento e si cibi del nostro dolore, della nostra paura, delle nostre insoddisfazioni e ci identifichiamo con esse...

... stiamo vivendo su un livello che non è quello per cui siamo venuti al mondo.

Siamo qui per vivere bene, con amore, pace e serenità.

Ma se la nostra mente, il nostro ego considera "cazzate" questo tipo di principi e ci dice cose come:

" Si va bene dai, tutto bello ma la realtà è un'altra cosa!"
" Ecco il concetto Peace&Love della situazione!!!"
" La fai facile ma poi se stento ad arrivare a fine mese, mi paghi tu le bollette con amore, pace e serenità!"
" Amore dove che mi ha appena mollata!!!"
" Si va beh, la dieta la facciamo mangiando amore, pace e serenità!!!!"

Questi sono solo alcuni esempi di come il nostro ego può reagire di fronte a queste tre parole.

E se nessuno di voi ha avuto pensieri di questo tipo, allora... io non ho capito nulla e sono stata l'unica "rintronata egoica" della situazione!!

A parte gli scherzi, credo che qualche volta resistenze di questo tipo ti siano passate per la testa.

E vorrei che in questo secondo punto andassimo un attimo più a fondo.

Perché dobbiamo renderci conto che ultimamente ciò che sembra semplice e banale in realtà viene giudicato così proprio perché apparentemente troppo semplice e basico da capire.

È come se ci avessero inculcato nella mente che la serenità sia qualcosa di impossibile, di faticoso e di molto complesso.

E se non fosse così?

Se in realtà fosse tutto sotto i nostri occhi e alla nostra portata ma facciamo finta di niente per paura di stare bene?

La serenità, la pace, l'amore, la gioia esistono perché qualcuno le prova, le vive e le fa sue nell'affrontare la vita di ogni giorno.

È per questo che c'è anche tanta bellezza... perché qualcuno sta scegliendo di viverla, ignorando il chiacchiericcio dell'ego che si insinua dicendogli che non è possibile.

Ognuno di noi ha un valore enorme che si differenzia solo ad un livello egoico da quanto ce lo riconosciamo o meno.

Perché quando l'ego, i pensieri malsani e circolari, le resistenze e i blocchi limitanti non vengono creduti e alimentati, si lascia spazio a ciò che veramente siamo.

Tutto si riduce al minimo manifestandosi nella sua massima espressione: tu e ciò che sei quando non ti identifichi con la mente.

Sei tu senza essere "l'abbandonata", "la tradita", "la disoccupata", "quella senza figli", "quella sovrappeso", "quella incapace"...

Quindi, senza la rappresentazione di te stesso che si basa sulla paura.

E quando queste rappresentazioni iniziano a non condizionarti più dissolvendosi, allora il valore che hai si mostra.

Perché c'è sempre stato ma era nascosto.

Anche se pensi di non avere valore, non significa che tu non ne abbia.

Il tuo valore c'è perché sei a questo mondo per ottenere pace, essere te stesso, trovare persone da amare ed essere amata.

PASSO#3:
Smetti di resistere.

Una cosa su cui ho dovuto lavorare molto è stato il concetto di resistenza.

Io mi rappresentavo nella resistenza.
Ovvero ponevo resistenze di fronte a tutto.

Ma vediamo cosa s'intende per resistere in questa guida:

resìstere v. intr. [dal lat. resistĕre, comp. di re- e sistĕre «fermare, fermarsi»] (aus. avere). – 1. Opporsi a un'azione, contrastandone l'attuazione e impedendone o limitandone gli effetti.

Treccani

Questo è il primo significato presente nella Treccani. Opporsi a un'azione, contrastandone l'attuazione e impedendone o limitandone gli effetti. Ed è esattamente quello che intendo quando si tratta di rapportarsi alla realtà resistendo continuamente di fronte a fatti, persone, azioni su cui non abbiamo alcun potere.

Per esempio, quando nelle relazioni l'altro non è come desideriamo e litighiamo o portiamo avanti rancori inutile perché vogliamo che sia e si comporti come noi riteniamo giusto, stiamo resistendo.

Cambiare gli altri non è un nostro compito e non deve essere una pretesa o qualcosa su cui costruiamo noi stesse.
Le persone cambiano e cambieranno solo se lo vogliono e nel modo in cui lo vogliono.

Noi non siamo qui per insegnare ma per imparare.

Lo stesso vale per i fatti della vita avversi. Quando viene a mancare qualcuno, quando le circostanze avverse accadono al di là dei nostri poteri, quando le persone fanno scelte differenti dalle nostre, creandoci danno.

Sono tutti elementi su cui non abbiamo diretto potere, che non dipendono da noi. Resistere significa opporsi a qualcosa che non ci compete senza accettare le cose così come sono.

Accettare non significa arrendersi.

Troppo spesso si fraintende l'accettazione con l'arrendevolezza. In realtà hanno due significati molto diversi.

Se partiamo dal presupposto che non è possibile cambiare gli altri (lo sarebbe attraverso forme coercitive, con la manipolazione, con la violenza ma qui non vengono minimamente prese in considerazione) è necessario mettere in atto l'accettazione, per rispetto della libertà dell'altro e per la nostra.

Ma quello che non ci rende arrendevoli è il fatto che invece su di noi abbiamo il massimo potere. Possiamo decidere in ogni momento come affrontare la nostra realtà, come relazionarci a noi stesse nel vero senso della parola. E questo potere, quello su di noi, se messo in pratica crea un riverbero, un'impatto anche sulla vita degli altri e sul mondo che ci circonda restituendoci ciò che desideriamo.

Ed è proprio su questo argomento che si basa il quarto passo.

PASSO#4:
La Regola dell'Inverso.

Questo quarto passo mi piace moltissimo ma ci ho messo tanto tempo a comprendere veramente di cosa si tratta.

Per questo gli ho dato una sorta di nome, appunto la Regola dell'Inverso, perché mi facilita la comprensione e riesco ad associarla subito ad un concetto.

Ti spiego cosa intendo...

Come ti ho già accennato quando proviamo amore, comprensione e rispetto per noi stessi, quando impariamo a vedere il bicchiere mezzo pieno e smettiamo di resistere accettando ciò che non possiamo cambiare, accade qualcosa di unico.

La vita ci restituisce esattamente quello che noi stiamo dando:

amore, comprensione, rispetto, il bicchiere pieno, accettazione di ciò che siamo, amore per quello che siamo senza pretese di dover essere diverse.

Lo provo sulla mia pelle ogni giorno negli ultimi anni e ti assicuro che è proprio così.

Le difficoltà, gli ostacoli, i dispiaceri continueranno ad esserci ma non avrai più bisogno di resistere e di pretendere che non accadano.

Saprai affrontarli in modo autentico.
E la vita ti restituirà autenticità.

Io invece ho sempre pensato che meno resistevo, meno pretendevo di aggiustare tutto, di cambiare ciò che non potevo, di non accettare, significava perdere.

Ossia non essere in grado di combattere per fare andare le cose nel modo giusto. Peccato che il mio modo giusto non rappresentava per forza quello giusto per gli altri.

Capire che posso avere potere solo su me stessa e che posso scegliere di usarlo per crescere con serenità e non dandolo in pasto al mio ego che mi direbbe "serenità di che?? Guarda quanti problemi hai, quante cose ti mancano, non puoi essere serena!!"...

... fa la differenza tutti i giorni che vivo.

E siccome la mia parte egoica mi ha fatto mangiare tanto dolore continuo e inutile nel presente, e siccome so anche che al tempo era il meglio che potevo fare, l'ho chiamata la Regola dell'Inverso:

perché, per ricevere ciò che si desidera, bisogna accettare la realtà per quello che è andando a lavorare continuamente sul come scegliamo di vivere il nostro presente.

E questo è esattamente l'inverso di quello in cui ho creduto per moltissimo tempo.

PASSO#5:
Fai di tutto per Ritrovarti.

Il quinto passo ha a che fare con una sorta di abitudine.
Anche se non è la parola più corretta mi serve per spiegarti l'importanza dell'approccio necessario per stare bene.

Quando veniamo al mondo siamo felici. Non siamo stati ancora contaminati dalle mille "storie" che si faranno poi sulla nostra persona, che noi per primi faremo su noi stessi.

Per non parlare del lavoro che giorno dopo giorno faranno su di noi la cultura, la società, la religione.

E poi ciò che faranno le paure, i traumi, il dolore, la fatica.

Tutto ciò ci porterà lontano da noi.

Ci faranno dimenticare quella naturale felicità, quella bellezza del vivere ora a cuore aperto, la magia di essere solo come madre natura ci ha fatto, ossia un dono e una grande possibilità.

Noi tutti siamo già ciò che dobbiamo essere, così come siamo.

Soffriamo quando crediamo nel fatto di essere sbagliati, diversi.

E ci troviamo a dimenticare che siamo qui in questa vita per stare bene ed essere felici.

Ci è stato insegnato che il senso di colpa sia necessario.

Ma tutti coloro che vivono nel senso di colpa tendono a creare senso di colpa attorno a se, lo vedono dappertutto, ne sono portatori e nel peggiore dei casi si incanala talmente tanto da sfociare in violenza.

Noi non abbiamo colpe.

Abbiamo reazioni malsane e dannose verso gli altri, verso il mondo provocate sempre dal senso di colpa.

Otteniamo ciò che siamo, sempre.

Quindi si comprende quanto sia importante lavorare sul nostro "risveglio" per fare in modo che tutte le storie, le false credenze, le resistenze conducano la nostra esistenza portandola in un susseguirsi di dolore e insoddisfazione.

Dobbiamo ritrovarci.

Perché noi ci siamo, è solo che non ci concediamo la possibilità di riconoscerlo. Per questo ho parlato di abitudine.

Il ritrovarsi deve diventare un'approccio alla vita nella nostra quotidianità.

È un meraviglioso lavoro che diventerà sempre più semplice.

Ma non ti voglio convincere, vorrei solo tu ci provassi perché è facendolo che ti convincerai.

Vedrai i risultati.
Vedrai le possibilità.

Un metodo che ti aiuta molto a ritrovarti è la meditazione.

La mia esperienza iniziale è stata faticosa, avevo moltissime resistenze ma poi mi sono ricreduta.

Se anche tu non hai un buon rapporto con la pratica meditativa ti consiglio di leggere questo articolo dove ti spiego come sono passata da essere una che non credeva nella meditazione a una che ora gli riconosce la sua fondamentale importanza e che con la pratica vede i risultati (non sono un'esperta ma da qualche anno ne sto sperimentando i benefici).

Quindi perché è un bene che la frase "stare bene con se stessi" sia inflazionata?

Perché qualunque sia il significato che diamo al nostro benessere, il fatto che si prenda in considerazione l'opportunità di stare bene o di avere la consapevolezza dell'esistenza di un rapporto con noi stessi...

... ci permette di elevarci e di puntare lo sguardo verso la possibilità più importante che abbiamo senza la quale non è possibile avere legami sani e profondi con gli altri:

Il rapporto con noi stessi.

Bene, siamo giunti alla fine di questa lunghissima guida.

Se proverai a mettere in atto questi 5 passi, a farli tuoi giorno dopo giorno, attimo dopo attimo la tua vita inizierà a cambiare.

In questa guida ho voluto mettere il meglio, ossia ciò che veramente mi ha aiutata in modo radicale e lo fa tutti i giorni.

Tienili a mente e inizia a praticarli:

1. Scegli sempre il bicchiere mezzo pieno.
2. Tu hai valore anche se non lo credi.
3. Smetti di resistere.
4. La regola dell'Inverso
5. Fai di tutto per Ritrovarti

Ti restituiranno tantissimo in ogni momento, soprattutto in quelli difficili, in cui ti sentirai persa.

Quando accadrà torna su di te, sul tuo valore, sul bicchiere mezzo pieno.

Non resistere ma pensa a ritrovarti perché la vita ti vuole bene e ti restituirà ciò che desideri e che ti serve.

Ora per concludere questa guida, ti dico che lavorare su questi 5 passi è un percorso bellissimo ma impegnativo, avrai momenti di sconforto e di demotivazione...

... è normale e sono anch'essi giusti e necessari.

Quello che fa la differenza è tornare poi a questi 5 passi.

Scegliere di tornarci e metterli in atto. Niente di più.

Se pensi che sia difficile, sappi che è a causa delle resistenze e delle false credenze che ti fanno credere che ti manchi qualcosa per riuscirci, o che siano altre le strade da percorrere.

Si tratta di credenze e paradigmi che risiedono nella nostra parte sommersa e che agiscono in modo del tutto inconsapevole.

Ti abbraccio,
Valentina.

 

P.S. Se in questo momento uno de motivi per cui non stai bene è anche perché sei Single, magari ad un’età in cui invece ti pensavi felicemente accoppiata, sappi che non deve essere così per forza e, ti assicuro, NON sei destinata alla solitudine, anzi!

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